Con il protocollo siglato nel dicembre 2014 insieme a tutte le Dirigenze scolastiche della città, all’Ufficio scolastico provinciale, all’AUSL Romagna e all’Università di Psicologia, il Comune di Cesena ha investito molto sul rilancio del suo Centro di Documentazione Educativa, servizio comunale “ponte” fra scuola e territorio, che lavora negli ambiti dell’inclusione, della ricerca pedagogica e didattica, della documentazione e della formazione. Al CDE rinnovato, l’intera comunità educante cesenate ha affidato il compito di rafforzare la sua funzione prevalente di servizio per la scuola, in particolare attraverso la capacità di individuare, elaborare e promuovere supporti scientifici, culturali e strumentali per la qualificazione scolastica e dei servizi extrascolastici, in relazione ai processi di insegnamento e apprendimento, all'inclusione scolastica, lavorativa e sociale delle persone con disabilità, alle differenze culturali e di genere e all'educazione alla salute.
“Siamo sempre stati convinti – dichiarano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore alla scuola Simona Benedetti - che la qualità dell’offerta scolastica ed educativa cesenate, così come il livello dei servizi alla persona di questo territorio, debbano costituire un volano importante per la valorizzazione dei sistemi di rete e di interscambio di professionalità ed esperienze fra enti, insegnanti, operatori e professionisti, con l’obiettivo di migliorare le nostre scuole, il lavoro all’interno delle scuole e, contestualmente, tutta la nostra comunità. Il CDE è uno dei luoghi in cui tutto questo si sta concretizzando”.
I risultati dell’attività del centro nel corso dell’ultimo anno scolastico, infatti, sono stati davvero significativi: 21 formazioni attivate, cui hanno partecipato 777 corsisti (prevalentemente insegnanti). Per sintetizzare l’aumento di attività del CDE di anno in anno, si può sottolineare come il totale dei partecipanti ai corsi dell’anno scolastico 2015/16, pari a 445 persone, siano stati equivalenti agli iscritti ai corsi 2016/17 tra settembre e dicembre. A questa attività, vanno aggiunte le collaborazioni 2016/17 con le scuole di ogni ordine e grado del territorio cesenate in progetti di ricerca e seminari: il progetto Ve.Ma.Co finalizzato a contrastare il disagio scolastico negli istituti professionali (320 studenti coinvolti), il nuovo progetto di prevenzione dalle dipendenze patologiche che ha coinvolto 39 insegnanti e 550 studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado, il progetto di ricerca su “costruzione del benessere in adolescenza” che ha una previsione di durata di un triennio e che ha coinvolto fino ad ora (primo anno) 610 studenti.
Grande partecipazione, anche per i progetti sui temi dell’educazione interculturale e sul supporto all’integrazione scolastica dei ragazzi di origine straniera, in particolare lo storico “Torre di Babele” e il più recente progetto di sensibilizzazione e promozione di buone prassi denominato “Pluralia” (155 partecipanti di cui 130 adulti e 25 studenti); inoltre, sono stati 90 gli insegnanti che hanno partecipato alla formazione sull’apprendimento della lingua italiana L2 per gli studenti stranieri. Circa un centinaio, infine, gli educatori, in particolare dei diversi centri estivi della città, che hanno partecipato alla formazione loro dedicata, organizzata sempre dal Comune per il secondo anno consecutivo.
Complessivamente, nel corso dell’anno scolastico 2016-17 più di mille persone, con una netta prevalenza di insegnanti ed educatori, hanno dunque frequentato il Centro di Documentazione Educativa del Comune di Cesena, intitolato nel 2015 al grande dirigente scolastico cesenate, scomparso prematuramente, Gianfranco Zavalloni. “Ed è proprio sulla scia dell’esperienza e della memoria di Gianfranco – aggiungono il Sindaco e l’Assessore – e del suo lavoro sempre attuale sull’innovazione pedagogica e sui diritti dei bambini, che abbiamo deciso di collocare presso il CDE la sede dell’Osservatorio sulle povertà e sui diritti dei bambini, istituito dal nostro Comune e di cui fanno parte il Garante regionale sull’infanzia, il Provveditore agli studi, il Dipartimento materno-infantile dell’AUSL Romagna e l’Unicef, che sta lavorando per riconoscere a tutti i piccoli cesenati uguali opportunità”.
Numerose nel 2016/17 anche le collaborazioni attivate dal CDE con l’associazionismo locale: Ceis, Via Terrea, Istituto Storico della Resistenza, Progetto Giovani, Cemea, Barbablù, Katriem, Cnis, Monty Banks.